venerdì 3 ottobre 2008

Solo lei la sa dare

Non chiedermi di giustificare il colore del mio umore...
Tu l'avresti chiamato "stile" e io so che
l'influenza negativa, ancestrale e duratura
sfocierà in un just forget about me my friend.
Ma perchè perdere tempo in discussioni vuote,
d'altronde non ne sarei capace.
Conto almeno di riuscire a distrarmi in solitudine.

Insalate di vacua incertezza condite
con futili motivi brindano alla decadenza
di rapporti nati sotto la stella della dipendenza.
La finestra sulla realtà illumina la presuntuosa coscienza
di voler anticipare la generazione precedente
all'avento di sensazioni scontate.
Illusioni vuote in calici solcati da croci celebranti
l'infinita e genuina credulità umana.

Davvero pensavi che avrei calpestato il mio tempo
e sacrificato in miei istinti per paura di rimpiangere
l'incoerenza di quegli occhi: perdita di tempo troppo scontata.
Eppure tutti credono in te. E' così sarà quando finalmente
capirai di essere donna - corpo integro a se stante -
senza tante (sempre troppe) smancerie.

Esorbitanti intrallazzi di illusionisti fica-dipendenti
sfociarono in spettacoli da circo
e intransigenti "biglietto-prego".
Deboli speranze morivano sul nascere di aurore demenziali
stordite da sogni interrotti nel bel mezzo dello sfociare
del piacere errante letto-fradicio.
Non seguirò mai una fica sui carboni ardenti dell'indifferenza.

Ragionevoli ossessioni ricercano affamate sensazioni
in una rincorsa reciproca a perdifiato - cuore palpitante
in ottusità trascendentale.
Quando le certezze cominciarono a consolidarsi
tutto apparve l'opposto di ciò che era stato
in precedenza preventivato.
Per l'indifferenza dei presenti, ognuno si ritirò
nelle proprie stanze raggiungendo piaceri
solitari sull'orlo del baratro-salto nel buio-leggere
attentamente le avvertenze sul retro...

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