sabato 23 agosto 2008

Il fascino del primo entroterra

Neanche il caro benzina ci impedì di esplorare il primo entroterra...

Bastava un rudere qualsiasi ad alimentare il sogno

di acquisire un posto al sole sulla terra...

sabato 9 agosto 2008

In treno

Stati d'animo sull'orlo dell'inquietudine.
Andirivieni di smentite e di scommesse su quel che sarà.
Il vicino che importuna la tua smania di tranquillità in un'altisonanza piena di conversazioni.
L'avventura che rappresenta un semplice viaggio in treno sullo scenario del nostro ottuso millennio, mi trascina in un sollazzo esilarante nel descrivere l'angoscia che permea il mio scompartimento.
Il controllore s'aggira con aria da sparviero e il suo borsello che fa tendenza...
La nuova generazione di controllori avanza .... con divise alternative.
Lo speaker, con assiduo accento calabrese, ci informa che sarà un viaggio intenso.
Fortunatamente nel pavoneggiarsi non sfoggia alcuna performance in lingua straniera.
Mi sforzo di disinteressarmi alla conversazione che da ormai troppo tempo il mio "passeggero di viaggio" ha intrapreso con non so chi.
Dovrei denunciarlo per violenza psicologica, stupro immaginario, ma comunque crudele... sono in attesa trepitante della prossima galleria!
Il corridoio è un palcoscenico affollato.
Nell'intimità del mio posto n° 85 mi gongolo come uno spettatore in prima fila.
Srotola la pellicola del paesaggio nell'ampio finestrino....
Intanto, arrivano altri ospiti. Con indifferenza occupano le piazze 82 e 83 e si indispettiscono in un silenzio inquietante. Forse aspettano che l'attore principale abbia finito la sua esibizione.
E invece no. Iniziano con altrettante manìe: cellulari che squillano (immancabili); e le luci non funzionano; i discorsi di circostanza sceccherati con cazzate miste...insomma, passeggeri modello.
Lo so, sono spietato. Ma fortunatamente non me la prendo affatto, anzi! Preferisco scrivere piuttosto che sprofondare in acidità sommesse...

venerdì 8 agosto 2008

Torino magica



Il tuo odore di città natale
fa bruciare le narici
rivolte in alto per lo stupore rinnovato
ad ogni arrivo

Antichi stati d'animo riaccendono
il ricordo di una gioventù bruciata
solo in apparenza

Strane sensazioni si agitano in petto
nell'andare, nel tornare
nel sognare nuovi posti d'abitare

Il ritorno consola,
si confonde con l'arrivo
e una partenza repentina

Perchè fermarsi più di tre giorni?

giovedì 7 agosto 2008

In attesa della rinascita...



Mi cerco inutilmente... è troppo tempo che non mi metto in cammino... troppi mesi sono passati senza che i miei occhi abbiano visto cose, facce, paesi nuovi...

Solo la strada mi restituirà l'impressione di non aver perso tempo...